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Istituzione del codice tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta di cui all’articolo 65 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18

Cos'è e a cosa si riferisce il codice tributo 6914? È la successione di numeri da inserire nel modello F24 per beneficiare del credito d'imposta in compensazione del 60% sui canoni di locazione di botteghe e negozi, ossia su affitti di locali di categoria C1. La sezione a cui fare riferimento nella compilazione è Erario.

 

Il codice tributo 6914 è la sequenza di cifre da inserire nel modello F24per il credito d’imposta in compensazione del 60% sui canoni di locazione botteghe e negozi, ossia su affitti di locali di categoria C1.

Il codice identificativo serve per rendere operativo quanto previsto dall’articolo 65 del decreto Cura Italia, ovvero il numero 18 del 17 marzo 2020.

canoni di locazione presi in considerazione sono quelli relativi ai soggetti esercenti attività d’impresa per immobili di categoria catastale C1 del mese di marzo 2020. In perfetta analogia rispetto a quanto previsto dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate 26/E/2011 in materia di cedolare secca, si ritiene che il canone relativo al mese di marzo darà diritto al credito di imposta anche qualora il contratto di locazione dovesse considerare al suo interno anche delle pertinenze locate contestualmente al negozio/bottega (ad esempio i “laboratori per arti e mestieri” di cui alla categoria catastale C3 piuttosto che le “tettoie chiuse od aperte” di cui alla categoria catastale C7).

Ad istituire il codice tributo è la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate numero 13/E del 20 marzo 2020.

Tale codice tributo può essere utilizzato a decorrere dal 25 marzo 2020 e la sezione del modello F24 a cui fare riferimento è “Erario”.

Codice tributo 6914 nel modello F24, cos’è e a cosa si riferisce?

Il codice tributo 6914 “Credito d’imposta canoni di locazione botteghe e negozi - articolo 65 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18” è istituto dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 18/E del 20 marzo 2020 e deve essere utilizzato da tutti i soggetti esercenti attività d’impresa per ottenere il credito d’imposta in compensazione per gli affitti di immobili di categoria C1.

 

canoni di locazione di riferimento sono quelli relativi al mese di marzo 2020 e il codice tributo può essere utilizzato a decorrere dal 25 marzo 2020.

L’unica modalità consentita per ottenere il credito d’imposta del 60% in compensazione previsto dall’articolo 65 del decreto Cura Italia, ovvero il numero 18 del 17 marzo 2020, è quella telamatica.

I soggetti interessati devono dunque inserire la successione di cifre identificativa nel modello F24.

Codice tributo 6914: le istruzioni su come compilare il nel modello F24 per il credito d’imposta sugli affitti

Il codice 6914 serve a rendere operativo quanto previsto nell’articolo 65 del decreto Cura Italia, ossia il numero 18 del 17 marzo 2020.

Per contrastare le conseguenze negative della diffusione del coronavirus, tale articolo della manovra economica di marzo prevede che:

“Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1.”

Nel comma 2 dell’articolo 65 viene inoltre specificato che tale credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione.

Il codice tributo 6914 deve essere inserito nella sezione “Erario”.

Le colonne a cui i contribuenti devono prestare maggiore attenzione al momento della compilazione sono quattro:

  • nella prima “codice tributo” è necessario indicare la cifra identificativa 6914;
  • la colonna “importi a credito compensati”;
  • la colonna “importi a debito versati”, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione;
  • la colonna “anno di riferimento” in cui deve essere indicato l’anno per il quale è riconosciuto il credito d’imposta, nel formato “AAAA”.

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