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Indispensabili chiarimenti sul DL Cura Italia No a click day per attribuzione 600 euro autonomi

Roma, 20 marzo 2020 – Per i 600 euro del Dl Cura Italia ai lavoratori autonomi è necessario risolvere subito tempi e modalità della richiesta. No a click day. E la risposta di CASARTIGIANI alla proposta avanzata nelle ore scorse dal Presidente dell’INPS di erogare attraverso il meccanismo del click day l’indennità di 600 euro previsto dal DL Cura Italia ai lavoratori autonomi e stagionali, partite Iva e professionisti.

Sarebbe inaccettabile infatti che una simile misura, messa in campo per indennizzare – seppur in minima parte – tali categorie di lavoratori fosse affidata ad un meccanismo di attribuzione incerto ed iniquo. In questo momento vi è l’assoluta necessità che si proceda con chiarezza e che gli strumenti messi in campo dal Governo siano tutti fruibili con certezza ed in tempi rapidissimi.

Inoltre tale modalità di accesso rischierebbe di danneggiare proprio coloro che sono meno strutturati o possono subire difficoltà nei necessari collegamenti tecnologici per motivi contingenti o per ragioni geografiche legate all’emergenza.

CASARTIGIANI ha richiesto pertanto al Ministero del Lavoro di assicurare un adeguato stanziamento di risorse sufficiente a coprire l’intero fabbisogno della misura così da consentire modalità di indennizzo facilmente fruibili da parte di tutti i lavoratori autonomi ed all’INPS di emanare al più presto la prevista circolare con le istruzioni operative.

 

La Confederazione ha sollecitato il Dicastero del Lavoro anche su un’altra questione collegata alle misure di sospensione degli adempimenti contributivi e assistenziali contenute nel DL Cura Italia. In particolare è stata rappresentata la necessità di dare una corretta interpretazione affinché la sospensione dei versamenti riguardi tutti gli adempimenti contributivi e assistenziali, compreso quindi la trattenuta previdenziale relativa alla quota a carico del lavoratore. E’ emersa infatti una diversa interpretazione dell’INPS che con la circolare nr. 37 del 12 marzo 2020 ha previsto: ” il datore di lavoro o il committente che sospende il versamento della contribuzione, ma che contemporaneamente opera la trattenuta della quota a carico del lavoratore, è tenuto obbligatoriamente a versare quest’ultima alle ordinarie scadenze legali di versamento”.

Una interpretazione questa che – secondo il giudizio di CASARTIGIANI – sarebbe fortemente penalizzante per le imprese sia sotto il profilo economico che sul piano applicativo oltre che in netta contraddizione con le finalità del DL Cura Italia di sostegno alla liquidità delle imprese.

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