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Incentivi alle imprese artigiane bloccati da otto anni, arriva l’ok da Roma “La Regione non perda altro tempo”

CasartigianiCNA, Confartigianato e Claai esprimono soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei Ministri dello schema di decreto che dà il là allo sblocco dei 37 milioni di euro che, da ben 8 anni, tornano sistematicamente indietro, nella Capitale, per una evidente malagestio politico-burocratica legata all’entrata in vigore della Legge di Decentramento.

“Con l’applicazione della cosiddetta “Legge Madia” – affermano i vertici regionali delle quattro Organizzazioni datoriali – l’assegnazione degli ex fondi del Ministero del Tesoro era subordinata ad un particolare iter connesso al fatto che la Sicilia è una regione a Statuto speciale. Ma l’inerzia delle nostre Istituzioni Politiche ha ritardato incomprensibilmente la definizione di questa vincolante procedura, attraverso la quale la Regione è chiamata a recepire le funzioni in materia di incentivi alle imprese. E’ dal 2017 – sottolineano le quattro sigle dell’Artigianato – che abbiamo sollevato il caso, sottoponendolo all’attenzione prima del governo Crocetta e subito dopo del governo Musumeci ed investendo anche il livello nazionale.

Oggi finalmente è stato superato lo step romano, ma è assolutamente inaccettabile un ritardo di queste proporzioni, specie in un periodo di grande e profonda crisi economica, acuita adesso dall’emergenza sanitaria. Chiaramente la partita non è ancora chiusa – sottolineano – e noi non molleremo di un centimetro fino a quando la vicenda non arriverà al suo epilogo positivo. Torneremo ad incalzare, con la solita determinazione e responsabilità, il governo siciliano, dal momento che dopo l’emanazione del decreto legislativo, conseguente alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, toccherà alla Regione rendere operativa l’erogazione dei fondi – concludono CNA, Confartigianato, Casartigiani e Claai – i cui effetti saranno quelli di ridare l’opportunità alle nostre imprese di usufruire degli incentivi, oggi più che mai vitali, essendo gli stessi destinati ad investimenti e contributi, anche per acquisto scorte sia in conto interesse che  in conto capitale”.

font: blogsicilia.it

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